Giallo e Blu
Giallo e Blu, se ci pensiamo un attimo ci verranno in mente davvero tantissime cose che presentano questo abbinamento: Ikea, Sda, Lidl, Poste Italiane, la birra Messina, Chiquita, Ryan Air, la bandiera dell’ Ucraina, quella della Finlandia, la scritta dei Pokemon... la lista potrebbe continuare all’infinito e, no, non è un caso. In questo breve post c’è la storia di come mai questo abbinamento cromatico sia così centrale e “fortunato”.
Ad ogni personaggio… il suo Colore
Prima di arrivare al Branding-logo di famosi marchi, partiamo dai personaggi: spesso questi vengono identificati attraverso una tinta ben precisa: il Principe Azzurro, Peter Pan, Cappuccetto Rosso... Questo non è altro che un modo per riuscire a veicolare immediatamente la globalità del personaggio, riuscendo a trascendere da una descrizione vera e propria.
Goethe e il suo “giovane Werther”, l’origine di tutto
Se parliamo di Blu e Giallo, citiamo subito Goethe, l’autore così decisivo per tutta la teorizzazione dei colori, è il responsabile di questo fortunato e sempre attuale abbinamento.
Goethe descrive il giovane Werther, nel suo romanzo “I dolori del giovane Werther” vestito con giacca blu e panciotto giallo, sia nel momento dell’incontro con Charlotte, che in quello del suo suicidio a cui giunge appunto per l’amore non corrisposto con lei.
L’abbinamento non è casuale perchè:
- GIALLO = Luce
- BLU= Ombra
Il giallo ed il blu sono i due poli opposti: la luce e l’ombra da cui scaturisce tutto l’esistente.
Il Blu, il Giallo e l’AMORE
Per noi bimbe cresciute nate negli anni ’80-’90 il costume del giovane Werther riporterà alla mente senza ombra di dubbio il film d’animazione “La Bella e la Bestia” in cui quest’ultima è vestita proprio con un frac blu mentre Belle indossa uno sfavillante abito giallo-oro.
Il film d’animazione Disney esce nel 1991 e riporta il soggetto della fiaba di Beaumont, secondo alcuni questa sarebbe una variante del mito di “Amore e Psiche” di Apuleio.
Ad una prima lettura l’incontro di Belle con la Bestia indica la contrapposizione tra quello che è l’Amore Passionale e l’Amore Intellettuale, l’eterna dicotomia tra Mente e Corpo, in cui il garbo di Belle riesce a trasformare in galantuomo addirittura una bestia.
Una Morale BIGOTTA
Ciò che vi lascerà senza parole, è la morale bigotta che si nasconde dietro questa fiaba in quanto serviva a fornire alle fanciulle dell’epoca una giustificazione ai matrimoni combinati: care donzelle anche se venite date in spose a vecchi che vi sembrano belve in realtà vedrete poi, che questi non lo sono!
Teniamo poi conto che tutti i personaggi delle fiabe dell’epoca sono Borghesi e di questa classe sociale portano i conflitti, gli stessi che nascono dal giallo e dal blu che poi finiscono per creare un vincente connubio.
Non è un caso che Belle si presenti in abito blu, il blu è per la borghesia il non vestirsi di grigio, poi la fanciulla si tinge di giallo e questa tinta è luminosa, razionale, illuministica e civilizzante.
I colori, come in questo caso non sono solo qualcosa che sta a lì per essere più visibile o meno, ma sono il costrutto di storie e di considerazioni che forse grazie alle tinte riescono a trascendere anche epoche storiche.