Cosa è la felicità per un Cuore Sacro?
Cosa è la felicità per te?
Pillola spicciola di filosofia che almeno una volta nella vita ci è stata somministrata.
Il “DOVER-ESSERE-FELICI” come fine ultimo della vita o almeno della giornata può essere davvero un’arma a doppio taglio.
Mi ha fatto riflettere su questo la “non risposta” delle scultore Jago alla domanda iniziale:
“…la felicità va presa quando c’è, se ne sta lì allo stesso modo della desolazione, della solitudine o di altri stati d’animo…”
Che gesto liberatorio, che conquista interiore lo smettere di anelare ossessivamente ed unicamente alla Felicità, ma volgarizzarla e parificarla agli altri sentimenti in cui ci imbattiamo! Scommetto, che paradossalmente adottare questo pensiero può finire con il renderci davvero più felici!
Felici come il mio tanto amato “CUORE VOTIVO”,
Il CUORE che ho fortemente voluto, disegnato ed idealizzato tra i pezzi di Rosa Cipria.
Ma perchè, il CUORE VOTIVO è forse un CUORE FELICE?
No, è tutt’altro che un cuore felice, è un cuore bucato, calpestato e sofferente capace di incendiarsi però di una consapevole pace tutta sua; e non è forse di gran lunga preferibile la pace alla felicità effimera, estemporanea ed improduttiva?
Il Cuore BASIC, quello si che è un Cuore FELICE
Pensiamo al Cuore, quello che io chiamo “Basic” quello si che è un cuore Felice, se ne sta lì sornione cullato da linee morbide e lineari incurante di ciò che lo circonda.
E’ tondo, è come l’Amore, perfetto, finito tale da imporci la sua presenza: siamo noi che dobbiamo accoglierlo ed accordarci alla sua forma in nome di un’estatica spensieratezza.
Il Cuore COMPLICATO
Il Cuore Sacro no, è complicato, arzigogolato, supponente, pieno di fori, di insenature e rientranze, proprio come la nostra esistenza costellata da dolore. Il dolore ci spaventa e lo fuggiamo sempre, costantemente senza pensarci due volte, ma forse è proprio lui l’unica via da attraversare per acquistare una nuova, profonda e consapevole serenità.
Il Cuore Votivo, tutt’altro che perfetto è frastagliato, si adatta, quasi si scioglie in balia degli eventi, ma nella sua anima più interna custodisce comunque il Cuore Basic, quello che è l’essenza, l’amore universale, quello da proteggere ad ogni costo.
Nulla di Vano…
Questa è la seconda volta che scrivo direttamente o meno riguardo a questo Cuore (il primo post lo trovi cliccando qui e risale al 2018), un cuore che con un gioco di parole è per me davvero Sacro, ha un senso potente perchè indica il connubio di confusione, terrore, pace e crescita interiore, è un romantico memento ad accogliere, accettare anche ciò che ci dilania e far si che tutto ci accresca ed arricchisca; perchè nulla di ciò che proviamo o abbiamo provato non sia mai vano.